sabato 4 luglio 2009

Apolitica

È interessante ascoltare i discorsi di giovani che, spavaldamente e talvolta orgliosamente, si dichiarano -apolitici-.

"Politica" è una parola latina derivata dal greco "politikè", che significa "che attiene alla città (poleis)" e sottintende il lemma "tèchnè", traducibile in "arte".

Quindi la politica è l'arte di governare la città o, nel nostro caso, lo Stato.

Nell'antica Atene, però, v'era qualcosa di simile ad una democrazia: il potere era del popolo, ma il popolo era una piccola parte della popolazione; ad ogni modo ogni cittadino era tenuto a compiere delle scelte di governo da esprimere attraverso il voto, ogni cittadino, quindi, doveva agire politicamente e, quindi, la politica non era riservata agli "addetti ai lavori", ma era diritto/dovere di tutti.

Se ci si ostina a ripetere che, nonostante tutto, anche la nostra sia una Democrazia, allora ogni cittadino Italiano (perchè ci riferiamo all'Italia) può e deve compiere delle scelte politiche: ogni uomo o donna con cittadinanza italiana è un politico, perchè il politico non è un mestiere, la politica non è una professione e quindi, se vogliamo che l'Italia sia veramente una "repubblica democratica" siamo in dovere, esplicitamente, di essere politici.

Quindi chi sono, in sostanza, questi individui che si autodefiniscono apolitici?

Ignoranti e stolti. Sono il brodo primordiale delle dittature, del menefreghismo fascista; sono i contadini tedeschi che guardavano indifferenti i fumi dei campi di concentramento, sono coloro che non votano perchè guardano la partita, sono talmente banali da essere terribilmente malvagi.

Siate POLITICI.

giovedì 18 giugno 2009

Lavoratori Stranieri

L'Ires, in collaborazione con la CGIL, ha condotto una ricerca intervistando un campione di lavoratori in provincia di Milano per conoscere le esistenti differenze di trattamento tra autoctoni e stranieri.

Ne risulta che lo stipendio medio di un extracomunitario è vicino al 20% di un lavoratore italiano con gli stessi compiti, più si ha la pelle scura meno si ha la possibilità di fare carriera e si è i primi della lista quando si è nella necessità di licenziare.

Per un imprenditore, quindi, lo straniero è il lavoratore ideale. Ancora più auspicabile è che sia clandestino, così lo si può pagare esclusivamente in nero e si risparmia anche sulle misure di sicurezza.

Però gli stranieri in Italia non li vuole nessuno.

mercoledì 17 giugno 2009

Opposizione

Oggi la Camera dei Deputati votava una serie di emendamenti a favore degli abitanti delle zone colpite dal sisma in Abruzzo.
Tutti respinti.

Interessante è anche la modalità in cui avvengono le votazioni:
-Il deputato promotore delinea i tratti generali dell'emendamento e spiega i motivi che lo hanno indotto a fare questa proposta.
-altri onorevoli dimostrano il proprio appoggio (o il dissenso), esplicandone le motivazioni.
-il Presidente della Camera o il suo vice danno l'inizio ai voti specificando se l'emendamento in questione ha o no l'appoggio del Governo.
-i Parlamentari esprimono la loro opinione cliccando su un tasto che trasmette le informazioni al computer centrale il quale, poi, mostra immediatamente l'esito della votazione.

Nonostante la Costituzione preveda e tuteli la possibilità di dissociarsi dalla decisione generale dei vertici del proprio partito, tutta la maggioranza oggi ha rispettato la volontà del Governo.
Essendo gli emendamenti proposti da esponenti dell'opposizione, il Consiglio dei Ministri ha dato ovviamente parere negativo su tutto, nonostante si parlasse di non diminuire i posti di lavoro nelle scuole aquilane, sostenere il turismo locale e le comunità dipendenti da questo, ormai totalmente in ginocchio, e altre questioni prive di ogni sfumatura ideologica o politica.

La democrazia è bella perchè è sottile:dire che il Governo dice di votare -no- non è democratico, dire invece che il Governo non approva la proposta attuale e desidera mantere unita la maggioranza, è assolutamente democratico.

In verità, non è tanto stupefacente il comportamento della maggioranza, la quale non ha modificato il proprio modo di agire da quando si è insediata, bensì il partito di cui sostanzialmente tutti i promotori degli emendamenti facevano parte: l'Italia dei Valori.

Il partito di Di Pietro è sempre stato un moderato, in un centro sinistra decisamente inclinato verso il centro e mai schierato a fianco di quella "sinistra estrema" ormai svanita; oggi tuttavia è l'unico partito politico che ritiene una cosa seria il "fare opposizione", senza fossilizzarsi in uno sterile anti-berlusconismo, ormai bandiera fissa di Franceschini e dei suoi.

L'UDC casiniana ha scelto coraggiosamente, prima delle ulime elezioni politiche, di correre da sola, sapendo senza dubbio di non poter entrare nel governo e preparandosi a rinsaldare le proprie posizioni tramite un'opposizione adeguata ai propri ideali. Così infatti è ed è stato: sebbene l'Unione di Centro si sbilanci leggermente ma spesso verso destra, su alcuni punti non ha tergiversato ed ha espresso il proprio parere senza farsi intimidire dalla maggioranza schiacciante in parlamento.

Il Partito Democratico, infine, è il vero fallimento della sinistra. È il primo partito dell'opposizione, eppure i suoi deputati riescono solamente ad appoggiare talvolta qualcheduno dell'IDV, senza peraltro ottenere grandi risultati. La politica contro il governo è limitata ad un perpetuo insulto al Premier che, ringraziando segretamente gli espondenti del PD, recita mirabolmente la parte della vittima, presa di miro da avversari politici non in grado in sconfiggerlo in campo.
La verità è che il pargolo di Veltroni è nato morto, senza alcun ideale e senza un vero progetto, per questo motivo ha perso migliaia di voti nelle ultime elezioni, spartiti tra Italia dei Valori e schede bianche, ma -dimostrando un ottimismo decisamente raro a sinistra- Franceschini riesce a trovare negli esiti delle votazioni per il Parlamento Europeo una "conferma" del proprio partito.

L'Italia ha avuto momenti peggiori, ma io non li ricordo.

martedì 9 giugno 2009

Razzismo

Un razzista di oggi si riconosce perchè dice "io non sono razzista", condanna lo sterminio degli ebrei ed afferma di non non aver nulla in contrario all'immigrazione regolare.

Ma, se questa è la descrizione di un razzista, un non-razzista com'è?

Un non-razzista è disgustato da ogni forma di razzismo, discriminazione e xenofobia, condanna lo sterminio degli ebrei, dei testimoni di Geova, degli omosessuali e degli infermi ed è favorevole all'immigrazione regolare, ben disposto all'incontro tra popoli e culture diverse e contento di osservare in giro i figli degli stranieri che giocano con i figli dei suoi connazionali.

Il razzista è quello che, camminando in un vicolo buio, ha paura se vede uno straniero; il non-razzista è colui che, nel medesimo vicolo, si spaventa nel vedere una persona.

Sono sottili differenze, piccole precisazioni; eppure sono lo spartiacque che divide le persone cattive, ignoranti e ipocrite dalle vere brave persone, quelle che guardano la persona nel suo insieme, non solo le parti che è più facile giudicare.

Dopo ottant'anni, l'Italia è ancora un Paese "francamente razzista", solo che la parola -razzismo- è entrata nelle parole tabù, perchè è una brutta cosa e i nazisti erano cattivi.
I nazisti. I fascisti, invece, erano buoni e infatti non erano razzisti: fu quel cattivone di Hitler a obbligare il Duce a promulgare le leggi razziali, povero Benito.

L'ipocrisia italiana non ha limiti.

Il razzismo è un'erbaccia che dobbiamo estirpare.

lunedì 8 giugno 2009

Elezioni Parlamento Europeo 2009

Grande vittoria della Lega alle elezioni del Parlamento Europeo. Gran parte dei comuni del Nord d'Italia si affidano alla saggia guida di sindaci leghisti.

Il partito dal fazzolettone verde si dimostra così in forte ascesa, tanto che neppure Berlusconi e i suoi si aspettavano di trovarsi col fiato sul collo una schiera così folta di celti incravattati: i biscottini che fin'ora il Cavaliere era riuscito a dare in cambio di sostegno al governo e alla sua politica dovranno aumentare di dimensione, di gusto e di quantità: la fortuna dei fornai. Il Senatùr può salire sul podio con una medaglia di bronzo al collo, accanto a Berlusconi e al povero Franceschini il quale ancora non si è accorto che la sua non è una medaglia d'argento, bensì una monetina di cioccolato che, probabilmente, non ha neppure un buon sapore.

Si cambia. Fini, vent'anni fa, dava il bacino alla foto di Benito prima di andare a letto, ora sembra più a sinistra di molti esponenti del PD. Bossi, dieci anni fa, utilizzava la bandiera italiana come sostituto della carta igienica, oggi è a capo del terzo partito d'Italia. Giudicare un uomo per come è e non per le sue azioni, sessant'anni fa, si chiamava razzismo, ora si chiama sicurezza. Si cambia.

Chi dice "non si può andare più in basso di così" è solo perchè non ha ancora iniziato a scavare.

Il sistema economico neo liberista, frutto della mentalità reazionaria delle destre occidentali, ha condotto la crisi mondiale fino alle nostre porte, eppure il Parlamento Europeo è da oggi ancor più pullulante di deputati dei partiti di destra.

Ogni volta che sento i risultati elettorali, la mia fiducia nella Democrazia scende.