L'Ires, in collaborazione con la CGIL, ha condotto una ricerca intervistando un campione di lavoratori in provincia di Milano per conoscere le esistenti differenze di trattamento tra autoctoni e stranieri.
Ne risulta che lo stipendio medio di un extracomunitario è vicino al 20% di un lavoratore italiano con gli stessi compiti, più si ha la pelle scura meno si ha la possibilità di fare carriera e si è i primi della lista quando si è nella necessità di licenziare.
Per un imprenditore, quindi, lo straniero è il lavoratore ideale. Ancora più auspicabile è che sia clandestino, così lo si può pagare esclusivamente in nero e si risparmia anche sulle misure di sicurezza.
Però gli stranieri in Italia non li vuole nessuno.
giovedì 18 giugno 2009
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