mercoledì 17 giugno 2009

Opposizione

Oggi la Camera dei Deputati votava una serie di emendamenti a favore degli abitanti delle zone colpite dal sisma in Abruzzo.
Tutti respinti.

Interessante è anche la modalità in cui avvengono le votazioni:
-Il deputato promotore delinea i tratti generali dell'emendamento e spiega i motivi che lo hanno indotto a fare questa proposta.
-altri onorevoli dimostrano il proprio appoggio (o il dissenso), esplicandone le motivazioni.
-il Presidente della Camera o il suo vice danno l'inizio ai voti specificando se l'emendamento in questione ha o no l'appoggio del Governo.
-i Parlamentari esprimono la loro opinione cliccando su un tasto che trasmette le informazioni al computer centrale il quale, poi, mostra immediatamente l'esito della votazione.

Nonostante la Costituzione preveda e tuteli la possibilità di dissociarsi dalla decisione generale dei vertici del proprio partito, tutta la maggioranza oggi ha rispettato la volontà del Governo.
Essendo gli emendamenti proposti da esponenti dell'opposizione, il Consiglio dei Ministri ha dato ovviamente parere negativo su tutto, nonostante si parlasse di non diminuire i posti di lavoro nelle scuole aquilane, sostenere il turismo locale e le comunità dipendenti da questo, ormai totalmente in ginocchio, e altre questioni prive di ogni sfumatura ideologica o politica.

La democrazia è bella perchè è sottile:dire che il Governo dice di votare -no- non è democratico, dire invece che il Governo non approva la proposta attuale e desidera mantere unita la maggioranza, è assolutamente democratico.

In verità, non è tanto stupefacente il comportamento della maggioranza, la quale non ha modificato il proprio modo di agire da quando si è insediata, bensì il partito di cui sostanzialmente tutti i promotori degli emendamenti facevano parte: l'Italia dei Valori.

Il partito di Di Pietro è sempre stato un moderato, in un centro sinistra decisamente inclinato verso il centro e mai schierato a fianco di quella "sinistra estrema" ormai svanita; oggi tuttavia è l'unico partito politico che ritiene una cosa seria il "fare opposizione", senza fossilizzarsi in uno sterile anti-berlusconismo, ormai bandiera fissa di Franceschini e dei suoi.

L'UDC casiniana ha scelto coraggiosamente, prima delle ulime elezioni politiche, di correre da sola, sapendo senza dubbio di non poter entrare nel governo e preparandosi a rinsaldare le proprie posizioni tramite un'opposizione adeguata ai propri ideali. Così infatti è ed è stato: sebbene l'Unione di Centro si sbilanci leggermente ma spesso verso destra, su alcuni punti non ha tergiversato ed ha espresso il proprio parere senza farsi intimidire dalla maggioranza schiacciante in parlamento.

Il Partito Democratico, infine, è il vero fallimento della sinistra. È il primo partito dell'opposizione, eppure i suoi deputati riescono solamente ad appoggiare talvolta qualcheduno dell'IDV, senza peraltro ottenere grandi risultati. La politica contro il governo è limitata ad un perpetuo insulto al Premier che, ringraziando segretamente gli espondenti del PD, recita mirabolmente la parte della vittima, presa di miro da avversari politici non in grado in sconfiggerlo in campo.
La verità è che il pargolo di Veltroni è nato morto, senza alcun ideale e senza un vero progetto, per questo motivo ha perso migliaia di voti nelle ultime elezioni, spartiti tra Italia dei Valori e schede bianche, ma -dimostrando un ottimismo decisamente raro a sinistra- Franceschini riesce a trovare negli esiti delle votazioni per il Parlamento Europeo una "conferma" del proprio partito.

L'Italia ha avuto momenti peggiori, ma io non li ricordo.

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